Sospesi sul ponte tibetano

tratto da L'Arena del 22/12/2011 articolo scirtto da Vittorio Zambaldo 

Lungo 52 metri e alto 40, correrà sulla Valsorda e sarà la prima realizzazione del genere nel Veneto.

Un sentiero per le cascate sul Rio Paraiso a Breonio.

Il progetto del ponte tibetano della Valsorda diventa realtà

In tempi di crisi, quando la tentazione è di tirare i remi in barca e fare il meno possibile per non rischiare, la Lessinia e il suo Parco e l´area della Valpolicella puntano invece a valorizzare i propri gioielli paesaggistici e naturalistici, convinti che lì ci sia un tesoro ancora da sfruttare.


È il senso dell´intervento di quasi due milioni di euro illustrato in Provincia perché proprio grazie all´assessore alle attività produttive Fausto Sachetto la Lessinia ha avuto la priorità sui progetti in graduatoria con l´intesa programmatica d´area della montagna veronese per il sistema della sentieristica della Lessinia, la valorizzazione turistica dell´area della Valpolicella e del Corno d´Aquilio.

Le due maggiori realizzazioni saranno il ponte tibetano sulla Valsorda e l´accesso alle cascate del Rio Paraiso, di una bellezza incomparabile e finora praticamente invisibili perché impossibili da raggiungere senza un´adeguata sentieristica di sicurezza.

Il ponte tibetano, classica opera di ingegneria sospesa a funi tra sponde opposte, è la prima realizzazione del genere in Veneto, e anche tra le rarità nel nostro Paese, e collegherà il sistema sentieristico di Marano di Valpolicella con quello di Sant´Anna d´Alfaedo.



Avrà un´altezza massima sul vajo sottostante di 40 metri e sarà lungo 52 metri con una larghezza di 70 centimetri, il corrimano a 120 centimetri, e consentirà la doppia percorrenza di due persone che si incrociano.
La freccia di flessione centrale, cioè il punto di flessione a carico massimo rispetto, al piano di calpestio normale, è di due metri e mezzo.
 

Per la realizzazione dell´opera, sostenuta da quattro funi a loro volta formate da una catenaria di quattro fili d´acciaio del diametro di 22 millimetri ciascuno, sarà indispensabile l´intervento dell´elicottero, che trasferirà da una sponda all´altra il peso corrispondente al 15 per cento dell´intero manufatto.
Se qui ci si potrà stupire per l´ardire delle realizzazioni umane, sul Rio Paraiso si potrà invece ammirare la bellezza delle creazioni naturali con cascate uniche nel Vaio Casarole, sentiero ad anello che parte da Breonio di Fumane.

La progettazione e direzione lavori che interessano tre lotti di interventi su varie opere si sentieristica e manutenzione dell´architettura minore come muretti a secco, fontane, archi di contrada, cappelle votive, sono state affidate congiuntamente all´architetto Fabio Pasqualini e al dottore forestale Raffaele Barbetta, mentre l´ingegnere Roberto Castaldini è stato incaricato per la progettazione e direzione lavori relativamente alla parte statica e ingegneristica del ponte tibetano. Il termine lavori è fissato per marzo prossimo.

«La Lessinia è una delle tante meraviglie del nostro territorio e un investimento del genere non può che aggiungere ulteriore bellezza ad uno scenario suggestivo», è il commento dell´assessore Sachetto, che ricorda come «il progetto, il cui costo è pari a un milione e 793mila euro, finanziato per il 70 per cento dalla Regione Veneto, è stato giudicato il più funzionale tra i diversi progetti presentati dai Comuni dato il suo alto valore paesaggistico, ambientale e turistico.
«La Comunità montana ha voluto fortemente questo progetto finanziandone il restante 30 per cento», aggiunge il presidente Claudio Melotti, «perché ha una forte valenza per il territorio».

Per Diego Lonardoni, direttore del Parco si deve apprezzare negli interventi previsti «la sensibilità per il turismo sostenibile, l´utilizzo di materiali locali e naturali per la costruzione, l´attenzione per i fruitori futuri».

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