Valle delle Sfingi e Sengio Rosso

Valle delle Sfingi – Malga Buse di Sopra – Sengio Rosso – Kuneck - Camposilvano.

Ciaspole neve permettendo

Distanza : 6,5 Km
Dislivello massimo: m.670
Quota massima: m. 1322
Ascesa accumulata: -- m
Tempo medio di percorrenza: 3h scarse escluse soste


"L'attesa del piacere è essa stessa il piacere".

Inizio così,  con questa citazione perchè era da un po' che l'aspettavo, aspettavo la neve, aspettavo soprattutto da tempo di ripetere un'uscita con gli amici, e finalmente quando anche la Dama Bianca ha ricoperto i dolci pendi della Lessinia è arrivata la serata giusta.

Quindi senza poi tanto perdere tempo, un giro di messaggi in whatsapp, ciaspole in macchina e parto con gli amici fidati per una ciaspolatina serale al chiar di luna.
Che poi di fatto, non era proprio al chiar di luna e visto la pesantezza del mio zaino nemmeno una ciaspolata, tant'è che ho preferito non usare le ciaspole ma solamente i ramponcini,  questo è un altro discorso. Sinceramente e penso che ormai un po' mi conoscete, poco me ne importa della "prestazione atletica" e sposo più la filosofia dello "slow trekking",  il camminare lento per gustarsi fino a fondo ogni secondo trascorso in Lessinia e scoprirne anche i suoi più piccoli dettagli.



Decidiamo di partire da Camposilvano, all'inizio della suggestiva Valle delle Sfingi.
Lo zaino è colmo, c'è praticamente tutto l'indispensabile, e magari anche molto superfluo, ma la serata va curata nei dettagli. quindi visto il peso che dovrei portare, all'ultimo minuto decido di alleggerirlo. Lascio in macchina il cavalletto, mi godo la serata senza foto, rinuncio ad una bottiglia appena cominciata di Ouzo, e visto la pesantezza, visto la non tantissima neve a questa quota e che non riuscirei nemmeno a camminare agevolmente con le ciaspole restano in macchina pure quelle.

Ci addentriamo nella valle, il brulè bevuto prima all'Agriturismo Gasperi di Camposilvano ci ha dato la carica giusta.
La neve è semi ghiacciata, sotto ai piedi ci saranno forse 10cm al max 20 cm dove il vento l'ha ammucchiata , speravo di più , ma è un bene perchè i ramponcini presi su Amazon a pochi euro fanno il loro sporco lavoro e si cammina tranquillamente.


Arriviamo al Brutto , la traccia è battuta d'altronde la Valle delle Sfingi è una meta comoda e gettonata.
Percepiamo che se saliamo dalla Via Cara forse il vento freddo, come si suol dire "ci pelerebbe le orecchie",  il termometro segna -2,3° percui decidiamo di abbandonare la via convenzionale e all'altezza del Brutto ci infiliamo in direzione nord nel vajetto che corre parallelo alla Via Cara.

Cominciano a farsi avanti i primi sintomi goliardoci, il nostro "Wolf" ironizza per scaramanzia su chi invece vuol far la festa al vero lupo della Lessinia.



Raggiungiamo malga Buse di Sopra. prendiamo fiato e ci fermiamo un attimo a goderci le lontane luci della città e a osservate il tetto della malga.
Pure nei fumaioli delle costruzioni della Lessinia si può notare la sapiente e antica arte "cimbra" della lavorazione della pietra.  Un tipico fumaiolo "col tabarro" o anche detto "veneto" , una vera e propria scultura di pietra ad incastro.

Superata malghe Buse proseguiamo sempre verso nord , in lontananza le luci delle frontali illuminano la Stele dei Norderi,



quella è la via da prendere per giungere nella zona del Sengio Rosso, la meta principale della serata dato che quella sarà la location per la nostra cena.

In leggera discesa superiamo quindi malga Tese Norderi, arriviamo proprio a nord del Sengio Rosso e imbocchiamo la tipica via delimitata da lastre, l'antica Via Cara,  e arriviamo così al nucleo di case.

Sono le 21:45, la fame si fa sentire, la temperatura esterna è di 0,8° .

Mano ai fornelli, fuoco e fiamme,  si prepara la cena!!


Qui finalmente il peso che avevo nello zaino assume il suo più profondo significato, confermato dai volti felici e di approvazione dei presenti.

Il masterchef Marco è il cuoco della serata , sfodera fornello e pentola (e pure il mestolo , ma io sono meglio fornito).
Aver preparato prima un bel thermos di acqua bollente è stato un dettaglio non da poco e l'acqua così in un attimo è in ebollizione.
Visto la serata Mario decide un cambio d'abito e si veste in lungo.
Mezza forma di Monte Veronese sparisce in un attimo e i primi ecco serviti.



I gnocchi di malga sono pronti e se ne va così pure il secondo thermos che avevo riempito con un buon sugo di pomodoro.
Visto il periodo di carnevale un bel piatto di gnocchi ci sta proprio a fagiolo , ah a proposito, ci sono pure quelli , un altro thermos (tranquilli questo è l'ultimo), riempito fino al colmo di fagioli ancora belli fumanti, viene svuotato in un attimo e si spazzola tutto in un batter d'occhio.


Il clima è perfetto in tutto, pure la selezione musicale del nostro  tutto fare "Marco-Masterchef-Dj-DecathlonPromoter" è curata al dettaglio,  mentre fuori scendono delle piccole falie di neve.

Tutto si conclude in tarallucci e vino. sbrisolona, sgnapa e anima nera fatta in casa.



Purtroppo però il tempo scorre velocemente , il giorno dopo il lavoro chiama per tutti ed è meglio quindi raccogliere il tutto , rifare gli zaini e ripartire.


Si è da poco superato le ore 23, il sensore della temperatura registra la sua minima della serata con -3.1° , si sta benissimo, sarà per via che le pance sono piene e si sta camminando in discesa??

Qua purtroppo la neve è già in molti tratti scomparsa, per cui infine si è rivelata azzeccata la scelta di non utilizzare le ciaspole, anzi decidiamo pure di levarsi i ramponcini per non danneggiarli.

Dopo circa 20 minuti arriviamo ad incrociare il sentiero 251 che sale da contrada Tecce,  sulla nostra destra la stradella da prendere che in salita ci riporta in direzione di Camposilvano toccando prima la Croce del Gal e contrada Cuneck.
Da li a Camposilvano è questione di pochi minuti.

Prima di salutarci ci sta però un ultimo goccio così Mario cala l'asso con il vin brulè per concludere la piacevolissima serata in grande stile, anzi in stile "Gio'Style " !!

Traccia in formato gpx kml

Il percorso

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