Da Grietz ai Folignani

Da località Grietz ai Folignani passando per Fontana Valdelera e ritorno per Folignani, Bocca di Selva.

Lunghezza: 14 km

Dislivello: m.575
Quota massima: m.1564
Tempo medio di percorrenza: 3h30' circa,  escluse soste


Qualche sabato fa ho accettato l’invito di Frank di unirmi a lui per un’escursione e ho così avuto modo di fare questa piacevole camminata, facile e tranquilla. 
La giornata era bellissima , il cielo di un azzurro intenso e limpido, il clima accettabile anche se l’aria fredda era sempre in agguato; l’unico rammarico che mi sono dimenticato la macchinetta fotografica.




La meta di partenza è stata decisa strada facendo così pure l’itinerario con il risultato di non avere ritmi imposti e mete prefissate da raggiungere .
Arrivati in località Grietz decidiamo di parcheggiare nel piazzale dove è presente anche la famosa "giassara".

Imbocchiamo la strada forestale a sinistra che sale sul Monte Valpiana e poco prima di arrivare a Malga Dossetti, proprio al bivio con la strada che scende ai Zamberlini ci fermiamo a osservare il bel capitello presente. Che strane a volte le coincidenze: iniziamo il nostro itinerario a distanza esatta di 128 anni da quando c’era chi invece compiva un viaggio ben più importante e ricco di speranza. Il capitello indica infatti che nel lontano 14 gennaio del 1884 i coniugi Brutti e Leso partirono ed emigrarono per l’America del Sud. 

In piano percorriamo la strada forestale e oltrepassiamo Malga Dossetti non prima però di dare un’occhiata all’architettura della stessa e alla vicina stalla per continuare poi in leggera discesa in direzione di Malga Tinazzo.

Chelsea , la splendida labrador di Frank, è sempre davanti a fare andatura. Al cartello che incrociamo decidiamo di risalire verso Malga Baston e portarci così in zona di Bocca di Selva. Man mano che ci incamminiamo e risaliamo questo sentiero ci sembra di essere stati catapultati in una realtà rurale di secoli fa e ci immaginavamo queste zone quando venivano percorse dalla gente di un tempo con il loro bestiame e carretti.
Anche i suoni della vita moderna dai quali di solito siamo bombardati sono spariti e si udiscono solo quelli della natura e del rumore del vento tra gli alberi. 



Arrivati alla Malga Baston sbirciate dalla finestra e date uno sguardo all’interno, potete vedere quello che ne rimane di un “bucio” che serviva a fare il burro. Quando usciamo dal solco prativo ci ritroviamo su una carrareccia e da li in qualche minuto arriviamo a Malga Moscarda. 

Decidiamo di evitare Bocca di Selva dato l’afflusso di gente che si percepiva in lontananza e decidiamo di puntare su un baito visibile a nord ovest e goderci un po’ più di tranquillità. Dal baito ma ancora meglio se salite sulla vicina collinetta potete godere di una vista eccezionale , una bella panoramica a 360° sul Lago di Garda , il Monte Baldo e il Gruppo del Carega . 



Proseguiamo, e in discesa passando per il prato arriviamo alla strada bianca sottostante dove decidiamo di imboccare direttamente il vajo che porta a Fontana Valdelera . Qualche minuto di discesa e poi per non scendere nel Vajo dell’Anguilla prendiamo il sentiero alla nostra destra e risaliamo verso la sorgente del Vajo del Buso. Peccato per la neve, veramente poca ma dove è imbiancato il paesaggio sembra decisamente assomigliare ad un ambiente nordico. 

Chelsea si fida e decide di farsi una pattinata in una pozza dì abbeveraggio ghiacciata.E’ proprio una sua specialità pattinare di pancia sulla neve. 

Rispetto al sentiero originale stiamo un po’ più alti in modo da accorciare e incrociare prima del dovuto la strada dei Folignani. 
Quando si sbuca sulla strada e comincia la leggera salita che conduce a Malga Folignano di Fondo, Frank con fare soddisfatto decide di provare i suoi nuovi ramponcini e testarli sul tratto ghiacciato. Io con passo calmo non avendoli mi affido al grip delle suole Vibram... chissà chi sarà il primo a cadere ?!?!? 

Arriviamo alla malga dove sostiamo per il pranzo al sacco. Il sole riscalda e si sta veramente bene.

Il tratto che segue è il solito già visto più volte e ormai stranoto così con passo andante arriviamo a Bocca di Selva. 
Il tempo stringe, quando arriviamo nuovamente a Malga Moscarda facciamo il punto della situazione e con dispiacere vediamo che l’orario a nostra disposizione non ci permette di percorrere un itinerario differente dall’andata e scendere come previsto verso le malghe Brol, Crenzi , Vigna e ritornare all’auto passando per contrada Zamberlini.



Così decidiamo di imboccare la stessa identica via del ritorno , ripassiamo verso Malga Baston, di nuovo ai Dossetti e nuovamente il tratto in discesa verso il Grietz. Arriviamo così all’auto e anche questa tranquilla e bella camminata è arrivata al suo termine .


Traccia in formato gpx kml

Il percorso

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