LessiniaGPS

  • Home
  • Lessinia
  • Carega
  • Non solo Lessinia
  • Photo
Le racchette da neve o ciaspole tipicamente usate in attività di escursionismo in ambiente innevato sono l’attrezzo più antico per muoversi agevolmente d’inverno quando la montagna è innevata,  in quanto ci consentono di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché calzandole si aumenta la superficie calpestata e quindi anche il  'galleggiamento'.


Con le ciaspole è possibile effettuare delle escursioni sul candido manto nevoso e riscoprire così il piacere di muoversi lentamente assaporando il silenzio del bosco e le luci suggestive che l’inverno regala.


E finalmente ci siamo, da questa settimana la nota Casa Editrice Tabacco inizierà la distribuzione della nuova mappa 059 Monti Lessini   Lessinia.


La mappa topografica è stata realizzata con la collaborazione del Parco Regionale della Lessinia, delle Comunità Montane e delle sezioni CAI, e sarà ovviamente in scala 1:25000 con il consueto reticolo chilometrico WGS 84.

Ora non vedo l'ora di avere tra le mani la mappa topografica della mia tanto amata Lessinia, e poi proprio una carta Tabacco che da sempre apprezzo per la loro precisione e qualità.
Sicuramente non si rimarrà delusi!! Stay tuned !!
Chi mi conosce da un po' sa che non sono un sostenitore accanito dell'utilizzo di smartphone come gps.
Trovo che questi, seppur ormai sempre più avanzati e tecnologici , con display enormi da fare invidia  e processori con frequenze hertz più alte addirittura del mio pc di casa, non possono sostituirsi ad un gps nato e pensato esclusivamente per un utilizzo outdoor.
Robustezza, affidabilità, e autonomia di batterie che trovo nel mio fidato Garmin non sono mai state eguagliate dai vari telefoni che ho avuto, ma ammetto anche di aver sempre posseduto smartphone di fascia bassa dove pure la ricezione satellitare era carente.
Daltraparte che questo fosse un loro limite era noto anche ai produttori e non per nulla si è poi pensato di sfruttare comunque le loro potenzialità,  ma tenendo anche in mente certi requisiti che i gps da outdoor devono avere, ed ecco quindi che sono usciti sul mercato anche palmari/smartphones con uno stile più "rugged".
Tuttavia nonostante tutto non mi sento di bocciarli in toto perchè hanno pur sempre dalla loro un punto forte, più di certi gps nativi, ovvero  il software che vi si può installare. 

Tra i vari programmi gratuiti ne spicca uno in particolare che gira su piattaforma Android che si chiama  Oruxmaps e che reputo essere uno dei migliori tra quelli che ho provato, testati comunque per i motivi di cui sopra  più per la curiosità che altro possedendo già un gpsmap serie 62, il top di gammma di casa Garmin.


Potete installare Oruxmaps, arrivato alla versione 5.5.11,  scaricando la app  dal market Play Store oppure direttamente prelevandola dal sito ufficiale http://www.oruxmaps.com/. A questo indirizzo  http://www.oruxmaps.com/oruxmapsmanual_it.pdf  invece potete reperire il manuale in italiano.


Mulin del Cao – Vajo delle Scalucce – Spiazzo - Cerna – Val Sorda - Mulin del Cao.

Distanza con altiduni: 11,6 Km
Dislivello massimo: m.670
Quota massima: m. 795
Ascesa accumulata: -- m
Tempo medio di percorrenza: 4h 30' circa escluse soste


Ringrazio gli amici Marco e Stefano, compagni spesso di uscite,  che sono sempre disponibili a condividere sul blog le loro escursioni.

L'itinerario che hanno fatto quest'estate, potrebbe sembrare la copia del giro dell'altra volta, quello in Val Sorda, ma si risale il vicino Vajo delle Scalucce, percorso dal Progno di Breonio, molto simile a quello solcato dal Rio Mandrago ma sicuramente con meno passaggi difficili.

Sicuramente questa non è la stagione migliore per andare,  ma anche in questo periodo offre bellissimi scorci paesaggistici con le sue numerose cascatelle.  Infine vi ricordo che alcuni tratti possono risultare insidiosi da percorrere, specie se è piovuto nelle ore precedenti, quindi  occorre prestare sempre la massima attenzione.



Vi lascio al racconto di Marco sempre ricco di aneddoti curiosi.

Sega di Ala – Villaggio San Michele - Busoni - Malga delle Cime - Denti della Sega - Malga Pealda - Malga Fratte - Sega di Ala.


Distanza con altitudini: 11,7 Km 
Dislivello massimo: m.693 
Quota massima: m. 1479 
Ascesa accumulata: --- m 
Tempo medio di percorrenza: 4 h 15" circa escluse soste

Un itinerario non certo alla portata di tutti, non tanto per la visita ai famosi "Busoni" che avviene sulla comoda vecchia strada militare, e quindi adatta a chiunque, ma per l'impegnativo percorso che si affronta poi attraversando i Denti della Sega. 

Il sentiero dei Denti della Sega è molto tecnico con sali e scendi che richiedono sempre passo attento e sicuro, giacché segue la cresta e in certi momenti passa rasente ai strapiombi che si affacciano sulla Val d'Adige divenendo quindi esposto. 
 
I Denti della Sega, sullo sfondo il M.Baldo

Sembra di avere poco a che fare con il paesaggio generalmente dolce della Lessinia, per lo meno di quella centrale e orientale,  battuto da miriadi di sterrati e facili sentieri che si prestano a numerose passeggiate tipiche dell'altopiano.


San Giorgio – sentiero 250 strada dell'Alta Lessinia - Bocca Gaibana - sentiero di confine - Cima Sparavieri - Cima Mezzogiorno - Malga Scortigara di Cima - Podesteria - Pozza Morta - sentiero 250 - San Giorgio.

Distanza con altiduni: 15 Km
Dislivello massimo: m.835
Quota massima: m. 1799
Ascesa accumulata: --- m
Tempo medio di percorrenza: 4h 30' circa escluse soste


Dopo un periodo di inattività "editoriale" torno a pubblicare qualcosa sul blog.
Fortunatamente non è che in questo periodo di assenza abbia fatto a meno di bazzicare in Lessinia anzi, penso di averla frequentata come non mai, ma non ho più inserito nulla di nuovo perchè semplicemente sono sempre stato in zone già note (inutile proprorre mille varianti di giri in parte già calcati) e poi perchè ultimamente mi ero dedicato più a fotografare che a camminare.

Ieri sono però ritornato in Lessinia alla vecchia maniera, e ora sono qua a trasmettervi le mie emozioni non attraverso la fotografia ma raccontandovi una mia camminata, in fondo forse è quello che mi riesce meglio. Spero che leggendo queste 4 righe sbilacche un po' voglia di ripercorrere questo itinerario vi venga, ho preso e messo da parte la fotografia "impegnata", solo "scatti volanti" e ho camminato su e giù per i splendidi pendii, tra camosci, mucche al pascolo e malghe.



Mulin del Cao – Val Sorda – Mondrago – Baiaghe di sopra – Malga Biancari – Ponte Tibetano – Grotta di Campore -  Mulin del Cao.

Distanza con altiduni: 8,6 Km
Dislivello massimo: m.331
Quota massima: m. 647
Ascesa accumulata: 735 m
Tempo medio di percorrenza: 5h circa escluse soste


Ringrazio gli amici Marco e Stefano che han voluto condividere sul blog questa loro bella escursione.

L'itinerario si svolge in Val Sorda, una valle che ha saputo mantenere la sua selvaggia e naturale bellezza. Si percorrerà un caratteristico canyon solcato dal Rio Mondrago, con l'immancabile passerella finale sul "Ponte Tibetano" per godere di uno spettacolo unico ed emozionante.

Partendo da Fumane si seguono le indicazioni per Molina e i cartelli che indicano per la Valle dei Progni, dopo Ca di Gottolo si arriva in località Molin del Cao dove si parcheggia.


Dal Molin del Cao si prende in direzione est il sentiero n 4 rosso (per CAI n° 218) che attraversa il torrente e risale la Val Sorda percorsa dal Rio Mondrago.
Dopo pochi minuti dall’ingresso nella valle, si è subito immersi nella natura, in un ambiente di rara bellezza sia per la vegetazione, sia per il caratteristico scenario caratterizzato da grotte, pareti a picco e cascate.

Come da tradizione anche quest'anno l'Osteria Ljetzan rifarà la carbonara.

Verrà accesa domenica 5 maggio alle ore 8:00 e durerà fino a mercoledì 9 maggio quando la mattina presto verrà levato il carbone.

Potete seguire le fasi della "cottura" tramite la webcam che la società Lessinanet ha messo a disposizione appositamente per l'evento collegandovi al sito dell'Oste al link Carbonara Webcam


dai Parpari sul Monte Grolla e risalita fino a Cima Trappola passando per il Passo Malera. 


Distanza con altiduni: 5,2 Km
Dislivello massimo: m.458
Quota massima: m. 1874
Ascesa accumulata: 534 m
Tempo medio di percorrenza: 2h15' circa escluse soste

ATTENZIONE, i dati sopra indicati si riferiscono al solo tragitto di andata così come la traccia che scaricherete.


Questa è l'unica ciaspolata che ho organizzato personalmente, fatta in completa solitudine, le altre ho sempre accettato super volentieri i vari inviti degli amici. Non rimaneteci male quindi se quest'anno non mi son fatto vivo e non ho avuto modo come promesso di organizzare qualche ciaspolata assieme, sicuramente ci saranno occasioni future, il tempo è sempre poco e proprio per questo ogni tanto sento il bisogno di andare in solitudine, seguire i miei tempi, ascoltare il silenzio e soprattutto ascoltare me stesso.



Una ciaspolata secondo i miei gusti uscita perfettamente, per il paesaggio e l'itinerario visto e per la completa solitudine dato l'orario mattiniero. Mi sono svegliato presto quel giorno con la voglia di vedere i camosci e quindi sono andato a colpo sicuro dove avevo più probabilità di incontrarli.


nella Valle delle Sfingi, Via Cara e sentiero 253 fino ai Parpari. Rientro facendo prima un piccolo anello con il tratto del bosco de Le Gosse e Malga Monticello di Roverè.

Distanza con altiduni: 9.1 Km
Dislivello massimo: m.237
Quota massima: m. 1403
Ascesa accumulata: 323 m
Tempo medio di percorrenza: 3h15' circa escluse soste


Un itinerario che vi permetterà di scoprire la bella e suggestiva Valle delle Sfingi, la città di roccia più famosa della Lessinia, e vedere alcune delle tipiche malghe presenti sull'antica "Via Cara", tra tutte spicca Malga Bellocca per il suo tetto spiovente.
Il paesaggio è un alternarsi di elementi tipici della Lessinia, monoliti, malghe, sentieri e confini di laste, pascoli e boschi di faggi
Una piacevole escursione che si presta ad essere effettuata non solo in inverno con le ciaspole bensì in tutte le stagioni dell'anno.

il riassunto in una foto

dal Vajo dell'Anguilla per  il sentiero 248, Vajo dei Modi , Pozza Morta, Malga Lessinia e ritorno per sentiero 257 e zona Vallina.

Distanza con altiduni: 12,6 Km
Dislivello massimo: m.584
Quota massima: m. 1632
Ascesa accumulata:  627 m
Tempo medio di percorrenza: 3h40' circa escluse soste

Ritorno a scrivere dopo un periodo di assenza. Ormai siamo agli sgoccioli della stagione invernale ma qualche ciaspolata probabilmente riuscirete ancora a farla.

Diverse settimane fa un mio amico mi chiede se lo porto a camminare da qualche parte  in Lessinia, dato  che non la conosce molto, precisandomi però che non aveva le ciapsole e che quindi forse era impossibile andare tanto in alto.

"Non ti preoccupare, ti porterò in Lessinia in mezzo alla neve e non avrai bisogno di ciaspole , saranno più che sufficienti i tuoi buoni scarponi".

Ecco, nasce così questo giro che qui propongo, adatto ai ciaspolisti e anche ai non, sempre quest'ultimi se non hanno la fortuna/sfortuna di intraprendere l'escursione da apripista dopo qualche nevicata. 

L'itineario è talmente un classico e quindi battuto che non serve avere a tutti i costi un paio di racchette da neve ai piedi per percorrerlo. Anzi la neve compatta e dura per il mio modo di intendere lo ciaspolare poco si presta a queste condizioni. Gli scarponi sono più che sufficenti e i tratti ghiacciati inesistenti o pochissimi, forse  un piccolo pezzo nel Vajo dei Modi nei pressi della Fontana degli Alpini che inevitabilmente l'acqua che esce si ghiaccia nelle sue vicinanze.

Kunech, Val Sguerza, Malga Tese Norderi, Sengio Rosso, Contrada Tecce, Croce del Gal, Kunech

Distanza con altiduni: 8,8 Km
Dislivello massimo: m.242
Quota massima: m. 1342
Ascesa accumulata:  314 m
Tempo medio di percorrenza: 3h40' circa escluse soste


Bellissima alba quella mattina a Kunech, quando il sole irrompeva con la sua forza e le nuvole d'improvviso diventavano rosso fuoco.



Tutto attorno l'atmosfera divenne più dolce e le tonalità di azzurro e lilla dipengevano il paesaggio della Lessinia trasformandolo in un mondo fiabesco.


La ciaspolata permette di farvi conoscere in parte il territorio di Azzarino, uno dei XIII Comuni Cimbri della Lessinia, appartenuto al Vicariato delle Montagne fino all’avvento di Napoleone che nel 1797 lo accorpò al comune di Velo.

Si parte da Camposilvano, io ho lasciato l'auto nei pressi del Museo Geopaleontologico di Camposilvano che vi invito assolutamente di andare a visitare.
Già la zona della partenza meriterebbe un'approfondita sosta, nelle adiacenze infatti si trovano due interessanti fenomeni naturalistici, il famoso Covolo di Camposilvano, una grotta di origine carsica parzialmente franata e la bellissima Valle delle Sfingi.


Il racconto di quella mattina.


Valbella, Rif. Valbella, Malga Modo, Malga Lessinia, Castelberto, Vajo dei Modi, Bocchetta della Vallina, Vajo Lungo.

Distanza con altiduni: 16,5 Km
Dislivello massimo: m.457
Quota massima: m. 1765
Ascesa accumulata:  615 m
Tempo medio di percorrenza: 4h30' circa escluse soste

Escursione fatta ad inizio anno, quando la neve era ancora ben presente e si poteva percorrere tutto l'itinerario tranquillamente con le ciaspole. Poi purtroppo le temperature non certo invernali hanno ridotto la neve in molti tratti, specie quelli più a sud come in zona Valbella, motivo per cui ho evitato di pubblicare il post prima. Ecco finalmente il momento di proporvelo,  dato che siamo alla vigilia di quella che, stando alle previsioni meteo, sembra essere un colpo di coda dell'inverno, con previste abbondanti nevicate. 
Speriamo sia di buon auspicio per molti  cm di neve in Lessinia..

Sinuosa Lessinia

L'itinerario comunque è fattibile anche senza racchette da neve,  bastano buoni scarponi e ghette, ma vi troverete in seria difficoltà nell'alto tratto dei Vajo dei Modi dove pochi generalmente lo percorrono e la neve è più abbondante.  Li infatti non avendo le ciaspole causa rottura avanzavo a fatica sprofondando ad ogni passo ben oltre le ginocchia.

Se dovessi descriverlo in breve direi una tranquilla e piacevole ciaspolata alla portata di tutti per quanto riguarda l'andata,  la classica ciaspolata turistica insomma, mentre  il rientro è nel tratto iniziale un po' più impegnativo, ma solitario e più selvaggio. Impegnativo dicevo, ma nulla di stravolgente, però dalla traccia capirete che ho imboccato l'inizio Vajo dei Modi  direttamente dal bivio di Castelberto.
Scendendo da qui vi è una moderata pendenza e nessun sentiero, quindi occorre prestare particolare attenzione a non scivolare. Poi un po' faticoso perchè più avanti  qualche tronco ostacola il percorso. 

Ma è proprio quest'ultimo l'ambiente che amo,  quando ci si addentra in completa solitudine nel bosco, lontano dai rumori, dalla presenza umana ed è tutto più selvaggio.
Folignani, Arbi di Cornicello, Vajo Costeggioli, Malga Lago Boaro, Dosso del Pezzo, Vajo Modi, Fontana Valdelera, Bocca di Selva

Distanza con altiduni: 11,4 Km
Dislivello massimo: m. 379
Quota massima: m. 1585
Ascesa accumulata:  574 m
Tempo medio di percorrenza: 3h30' escluse soste

Per questo itinerario ho preso spunto dal libro di E.Cipriani "Con le ciaspole in Lessinia, Pasubio, Piccole dolomiti e Altopiani Trentini" riadattandone però la  partenza, che anzichè essere dal Ponte dell'Anguillara avviene da Bocca di Selva. Questa variante ha il vantaggio, specie per chi sceglie di andare di prima mattina,  di evitare di percorrere il freddo Vajo dell'Anguilla spesso in ombra. L'itinerario se fosse in condizioni ottimali si presterebbe benissimo per essere una bellissima ciaspolata, tuttavia la presenza nel Vajo dei Costeggioli di numerosi tronchi abbattuti che ostacolono il percorso lo rendono assai difficoltoso se non improponibile per andare con le ciaspole.




LIBRO
L'ALTOPIANO DEI SILENZI


ULTIME COPIE DISPONIBILI.
NON PERDERTELO!

CONTATTAMI VIA MAIL

Chi sono

a

Matteo

“Basterebbe una passeggiata in mezzo alla natura, fermarsi un momento ad ascoltare, spogliarsi del superfluo e comprendere che non occorre poi molto per vivere bene.”

Mario Rigoni Stern

Newsletters

Ricevi nuovi post via email:

Post più popolari

  • Val Sorda e Ponte Tibetano
    Mulin del Cao – Val Sorda – Mondrago – Baiaghe di sopra – Malga Biancari – Ponte Tibetano – Grotta di Campore -  Mulin del Cao. Distanza c...
  • Giro delle malghe
    Lunghezza: 15,5 Km Dislivello: m. 540 Quota massima: m. 1765 Tempo medio percorrenza: 5h Da Sega di Ala, lasciato l’Alber...
  • Erbezzo e dintorni
    Da Erbezzo per contrada Menegazzi, Strozzi, Arnezzo e ritorno per Malga Maso e contrada Sale. Lunghezza: 7,2 Km Dislivello: m. 150 Qu...
  • Dalle Fittanze al Corno d'Aquilio
    Lunghezza: 5 km Dislivello: m.175 Quota massima: m.1545 Tempo medio di percorrenza: 1h45' circa,  escluse soste Piacevole camm...
  • Oruxmaps, software gps per Android
    Chi mi conosce da un po' sa che non sono un sostenitore accanito dell'utilizzo di smartphone come gps. Trovo che questi, seppur...
  • Denti della Sega e Busoni
    Sega di Ala – Villaggio San Michele - Busoni - Malga delle Cime - Denti della Sega - Malga Pealda - Malga Fratte - Sega di Ala. Distanz...

Etichette

Android GPS Avvisi Cartacea Cartografia Ciaspole Lessinia Digitale Fotografare in Lessinia Geocaching GPS Gruppo del Carega Lessinia mappe Monte Baldo News Lessinia Racconti Sentieri Baldo sentieri Carega sentieri Lessinia Tracce Trekking Baldo Trekking Carega Trekking Lessinia Utility per GPS

instagram

Lessinia GPS. All Rights Reserved.

Disclaimer

Template Created By : ThemeXpose

Torna SU