Corno d'Aquilio II, il mostro e l'abisso.
Parcheggio in prossimità di Contrada Tommasi, in direzione nord ovest per il sentiero 250, Spluga della Preta, cima Corno d'Aquilio e ritorno per Pealda Bassa.
Lunghezza: 8,2 Km
Dislivello: m. 405
Quota massima: m. 1538
Tempo medio percorrenza: 3h 30m
Ringrazio l'amico Franco che ha voluto condividere col blog una delle sue ultime camminate fatte , accompagnato dal suo nuovo acquisto Oregon 450, per il quale tanto mi tormenta per capirne il suo funzionamento !! Eh Eh !! battute a parte lo ringrazio ancora per aver messo a disposizione di tutti la sua escursione.
Il suo racconto:
Potremmo chiamare questa escursione la
passeggiata col mostro e con l'abisso,
ma in realtà si tratta di una camminata piacevole, molto bella ed
adatta ad ogni "gamba", anche di bambino.
La cima del Corno d'Aquilio è
uno sperone che si affaccia alto e solenne sulla Val d'Adige tra Verona e
Trento. Il sentiero (contrassegnato con il numero E/7 ed anche 250) si
stacca da una comoda strada di avvicinamento asfaltata, poco distante
da dove si può parcheggiare l'automobile in Contrada Tommasi a Fosse di Sant'Anna d'Alfaedo.
Iniziato il sentiero, ci si inerpica lungo una salita ben
segnata che per circa una ventina di minuti è leggermente impegnativa.
Poi, arrivati al mostro, un tronco caduto intagliato con
sembianze da dinosauro, la salita si fa più agevole per sbucare in un
ampio prato da dove si può godere di un bellissimo e soleggiato
panorama, dal Baldo al Carega.
Da lì si scorge il recinto in lastre di
pietra che protegge la cavità detta "Spluga della Preta" un abisso carsico tra i più profondi d'Europa!
Data un'occhiata in giro alla Spluga, alla vecchia
stazione della Finanza, (da qui passava il confine dello stato), ed alla
chiesetta, si può proseguire per la vetta che si raggiunge in circa 20
minuti.
La cima è sormontata dalla Croce in ferro con varie targhe
commemorative. Purtroppo l'incuria e la maleducazione di non pochi
escursionisti ha trasformato la cassettina per le elemosine alla base
della Croce in un ricettacolo di immondizia! Mi raccomando , non fate come il sottoscritto, non dimenticatevi della cache GC2EAKC.
Il panorama è mozzafiato, a
strapiombo letteralmente sulla Val d'Adige e in fondo sul lago di
Garda che si intravede a sud. Dopo la meritata sosta e scattate le foto
di rito ci si può avviare per il ritorno che si può compiere o sui
passi a ritroso calcati per l'andata, o se si desidera una nuova via, percorrendo una andatura facile, ma non segnata, al di sotto della
Spluga in direzione ovest fino a giungere attraversando i prati ad una
valletta dalla quale si intravede la strada carrabile che, raggiunta, ci
conduce un circa un paio di km al punto di partenza.
Davvero una bella
gita, con un panorama fantastico ed uno sforzo tutto sommato contenuto.
un MUST DO!
Il percorso
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