Tra Castelberto e Malga Foppiano


Da Castelberto a Malga Foppiano per il sent 111,  poi per il sent. 180 verso M.ga Revoltel  e rientro a Bivio Catelberto passando per Malga Coe di Ala.


Lunghezza: 12 km
Dislivello: m.441
Quota massima: m.1761
Tempo medio di percorrenza: 3h circa,  escluse soste


Era da un po' che volevo passare da Malga Foppiano, ma ogni volta che consultavo la mappa mi sembrava sempre distante, sperduta e solitaria a nord di Castelberto e che per  raggiungerla ci volesse un sacco di tempo.

Finalmente qualche ora libera è arrivata e così anche l'occasione di passare da quelle parti.

Nonostante a tavolino avessi studiato il giro un po' diversamente da come poi in realtà è stato, con l'intenzione di passare anche per Malga Baragnol ne è uscito comunque  un bellissimo giro ad anello tra la parte più a nord della Lessinia a confine con il comune di Ala.

Come sempre ennesima alzata mattutina e stavolta con dispiacere non ho gli amici Ska e Frank ad accompagnarmi e a godersi le prime luci dell'alba.



Visto l'orario in cui ho previsto il rientro (alle 10 ero già di ritorno) e anche il fatto che non siamo più in altissima stagione raggiungo in auto direttamente il bivio di Castelberto e parcheggio.

Vi consiglio però, specie se decidete di percorrere questo itinerario nei weekend, di lasciare l'auto a Malga Lessinia o ancora meglio al bivio del Pidocchio. Allungherete un pò l'itinerario,  ma eviterete in questo modo di  infastidire e far respirare polvere e smog ai tanti trekkers e ciclisti sempre numerosi, specie nei fine settimana.

Mentre il sole comincia a spuntare e a illuminare i profili del Gruppo del Carega mi dirigo in direzione nord sulla strada forestale che sale a Castelberto dove raggiungo il rifugio rimesso splendidamente  a nuovo non da molto.

Il cielo è sereno e la temperatura di 10° è l'ideale per camminare.
Arrivato al rifugio punto in direzione ovest attraversando il prato sottostante  e ricongiungendomi con il sentiero 111 che devia sotto Castelberto e conduce a malga Foppiano.

I pochi spari mi ricordano che la stagione della caccia è iniziata, e infatti poco dopo aver superato malga Castelberto ecco che incrocio alcuni cacciatori in attesa di qualche preda che esce dal bosco e devo dire con rammarico che sono riusciti ad abbattere un camoscio.

La camminata è piacevole, in discesa e sempre nel bosco, alle 8 sono già  a Malga Foppiano impiegando da Castelberto all'incirca 40 minuti.



Bellissimo questo pianoro, Foppiano significa infatti Pian del forno, posto ideale per qualche picnic.

Poco distante dei camosci al limite del bosco mi dicono che per lo meno qua i cacciatori non sono passati. Intento a fotografarli e muovendomi nel sottobosco per cercare l'inquadratura migliore ecco che perdo l'ennesima custodia della macchina fotografica, quindi per chi passa in zona troverà da qualche parte anche questo mio souvenir. 

Dalla malga imbocco quindi il sentiero 112 in direzione di Malga Barognol. Prestate attenzione in questo tratto, un cartello ad inizio sentiero, non so da quanto tempo sia posizionato li, credo recentemente, vi avverte che si sta passando in una zona dove sono in corso operazioni di disboscamento da parte del servizio forestale.

Dopo qualche minuto passate a fianco del cantiere e dopo essere usciti dal bosco dopo un breve ripido tratto incrociate la stradella forestale che porta a Malga Baragnol. Per chi volesse raggiungerla basterà andare a destra,oggi purtroppo le mie gambe non erano in formissima e così ho preferito proseguire a sinistra iniziando il tratto in salita.


Dopo circa 1h si arriva nei pressi di Malga Revoltel dove decido di riprendere fiato e fare finalmente colazione con il thermos di the caldo che mi ero preparato.



Dopo mezzora decido di ripartire in direzione di Malga Coe di Ala che si raggiunge dopo circa 20 minuti.


Lasciata la malga alle spalle in altrettanti minuti eccomi nuovamente al bivio di Castelberto dove avevo lasciato l'auto.

Che altro dire di questo itinerario;  lo consiglio a chiunque voglia scoprire il fascino caratteristico della Lessinia, fatta di pascoli, di pietre delle malghe e di muretti a secco, di mucche, camosci e boschi e tutto questo un po' in disparte da quelle che sono generalmente le mete più frequentate dell'altipiano.

Sicuramente un giro che inserisco tra i miei preferiti.


Traccia in formato gpx kml

Il percorso

Ti potrebbero interessare

3 commenti