di Marco Malvezzi.
«Come un bacio che sa di lenzuola, quand’è tardi vieni a fare Filò.
Sediamoci qui tra le balle di fieno e ti prego raccontami di tortuosi sentieri,
che salgono, poi scendono e svoltano, là dove il sole la sera è un barlume di rame.
Lessinia dal corpo odoroso di mugo, pietra silenziosa, pascolo concimato,
spogliata di boschi, generosa di luce.
Vanità sciantosa di antiche leggende.
E storie abbondanti di bicchieri di vino e bestemmie e preti e processioni.
E anime raccomandate.
Croci, madonne, nicchie rubate dal tempo e dall’uomo. Mani nodose.
Alcune ancora lì a far foglia.
Sfalcia, raccogli, brucia, pulisci. Ma soprattutto cammina.
Cammina Lessinia, distante e lontana. Cerca e trova una stalla.
Per fare ancora Filò».
1 commenti