Grietz-Vigna-Crenzi-Scandole-Scalon

Dal Grietz passando per i Dossetti , Malga Vigna - Malga Crenzi e giù verso quasi a contrada Scandole e rientro per Scalon e contrada Sauro


Distanza con altitudini: 8,3 Km
Dislivello massimo: m.333
Quota massima: m. 1372
Ascesa accumulata: --- m
Tempo medio di percorrenza: 2 h circa escluse soste


Qualche settimana fa avendo mezza giornata libera e vedendo il tempo che reggeva decidiamo all’ultimo io e mia moglie per un giretto in Lessinia. Dovendo rientrare per il primo pomeriggio scelgo di non spingermi tanto distante e per una località di partenza vicina e comoda da raggiungere quale è la località  Grietz.

Scelgo spesso il Grietz come punto di partenza , lo trovo comodo specie se si vuole puntare verso nord  zona Bocca di Selva come solitamente faccio (uno dei miei giri preferiti coi bimbi è raggiungere zona Folignani passando per  Malga Baston di Sotto) ma stavolta decidiamo per una tranquilla passeggiata in direzione Scandole, giusto per sgranchirci un po’ le gambe e soprattutto staccare la spina per qualche oretta.

E’ un percorso che consiglio in autunno e ad inizio stagione o per lo meno in orari consoni quando ancora non ci sono quelle giornate afose dato che a parte dei brevi tratti nel bosco poi si è sempre esposti al sole. 

Lasciata la macchina al parcheggio del Grietz dove è doveroso per chi non lo avesse ancora fatto dare un’occhiata alla famosa Giassara e alla ben fatta tabella che illustra l’antica attività di un tempo della produzione del ghiaccio,  

Giassara del Grietz



si imbocca la strada forestale che sale nella faggeta in direzione dei Dossetti. 


Poco prima della malga il capitello dedicato alla Madonna della Corona e fatto costruire dai coniugi Brutti e Leso emigrati in America del Sud nel 1884, fa da spartiacque se prendere per direzione Tinazzo/Zamberlini o se tenere la destra come decidiamo di fare.

Superato il cancello rosso arriviamo a malga Dossetti 

Malga Dossetti

qui la strada scende leggermente fino ad arrivare all'incrocio con il sentiero CAI n. 255 che ci porterebbe verso Malga Moscarda passando per la Baston di Sotto. 

Manteniamo la sinistra invece in direzione di  Malga Vigna , dopo pochi metri si può notare una bellissima nonché tipica strada delimitata da laste, è un tratto del sentiero che scenderebbe nuovamente verso contrada Tinazzo nonché anche parte del famoso sentiero E5.  Si prosegue stando sempre su strada bianca , stiamo in sostanza aggirando le contrade Zamberlini e Tinazzo ben visibili sotto di noi e arriviamo a malga Vigna. 

Malga Vigna

Qui non si può far a meno di osservare l’impressionante faggio secolare a guardia della malga, la cavità del suo tronco fa anche da riparo ad un piccolo presepe.



Malga Vigna è il punto più alto di questo itinerario, d’ora in poi fino a raggiungere contrada Scandole sarà tutta discesa. Proseguiamo e in pochi minuti tra timidi accenni di fioritura arriviamo così a Malga Crenzi, alle sue spalle in alto è ben visibile il Baito Magaello.

Malga Crenzi

Superata Malga Crenzi ci infiliamo sempre in discesa giù nel vajo immersi nel bosco. Questo è l’altro tratto dove troverete un po’ di ombra fino a giungere alla contrada Scalon. 
Poco prima di arrivare alle Scandole troverete sulla strada una vecchia malga. 


Qui si deve voltare a sinistra , sull’albero vicino alla pozza troverete chiaramente l’indicazione  per Scandole e dovrete superare poi il filo spinato messo a modo di cancello. 



Ci addentriamo sempre più nel bosco, 


qualche scoiattolo incuriosito ci osserva saltando tra un ramo e l’altro e arriviamo così in prossimità di contrada Rollo. Volendo qui, puntando proprio in direzione della contrada,  si potrebbe tagliare e arrivare nuovamente alle contrade Zamberlini Tinazzo ma decidiamo invece di proseguire tenendo la destra in direzione di Scalon.
Dopo qualche minuto di cammino il bosco comincia a diradarsi per lasciare spazio al pascolo e arriviamo così a Scalon. 

La contrada chiusa e di recente restauro ha al suo fianco una caratteristica chiesetta del 1837 costruita dalla famiglia Massella in segno di gratitudine per non aver contratto il temibile morbo asiatico, allora era il colera , oggi è il covid e in quel senso pare che i tempi non siano poi cambiati di molto.

chiesetta in contrada Scalon

La targa posta sopra l'architrave della porta recita:
"a perpetua memoria - Rocco e fratelli Massella - protetti dall'invasione del morbo asiatico - mostrano a Dio, a Maria ed a Santi - la loro gratitudine - coll'eriggere a proprie spese - questa chiesetta - nell'anno 1837. ^-^ e Giovanni Batista Schala - la regalato il posto.


Dopo una breve sosta continuiamo per qualche metro in direzione sud per svoltare quasi subito a sinistra verso est dove troviamo contrada Sauro. E’ una delle più antiche strutture e meglio conservate della Lessinia , la parte centrale infatti che è la costruzione più vecchia risale al 1400.  

Superato Sauro continuiamo a guadagnare quota risalendo la piccola valletta posta tra i Dossetti e Monte Valpiana e una volta sopra ci ritroviamo sulla stessa via percorsa qualche ora prima all’andata, siamo arrivati infatti nuovamente nei pressi di Malga Dossetti. 

Da qui in 15 minuti riscendiamo dal bosco per arrivare nuovamente al Grietz dove avevamo parcheggiato l’auto.

L’itinerario come avete intuito è una semplice e piacevole passeggiata che potete tenere in considerazione quando cercate un po’ di tranquillità e volete evitare il flusso di persone che generalmente optano per dirigersi verso Malga Moscarda/Bocca di Selva. Lo svantaggio è che non si hanno punti di ristoro , quindi in caso valutate di essere attrezzati con viveri propri se dovete pranzare/cenare, oppure fate come il sottoscritto , quando si è fatto una certa ho accelerato il passo per poter pranzare in tutta tranquillità e molto bene in un nuovo agriturismo aperto da poco a Bosco Chiesanuova. 

Buona camminata e alla prossima.

Traccia in formato gpx kml

Il percorso



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