Da Valle delle Sfingi al Rifugio Lausen

Da Valle delle Sfingi al Rifugio Lausen passando da Croce del Gal e Baito Senotti. Ritorno per Sengio Rosso e Via Cara.

Distanza con altitudini: circa 10 Km
Dislivello positivo: m.517
Quota massima: m. 1340
Tempo medio di percorrenza: 3 h 30 m circa escluse soste


Un classico giretto che faccio spesso con i bimbi quando vogliamo raggiungere il rifugio Lausen.
Percorso quindi adatto anche per chi ha bambini che non brontolano a farsi 10 km circa di camminata totale, ma spezzata magari da un bel pranzo o cena con qualcosa di buono proprio al rifugio Lausen.

Parcheggiamo l'auto a fianco strada ad inizio della famosa Valle delle Sfingi, in alternativa potete lasciare l'auto anche al parcheggio iniziale di Camposilvano (parcheggio a pagamento), il percorso è bene o male quello, avrete qualcosa in più di strada nel ritorno e meno all'andata. 


Per comoda strada bianca iniziamo a dirigerci verso la Valle delle Sfingi , sulla destra a modo di sentinella proprio ad inizio percorso vigila il Fungo. 


Si passa a fianco di Malga Brutto e arriviamo così alla famosa Valle delle Sfingi. Una delle zone più conosciute e tipiche del Parco Regionale della Lessinia, una piccola valletta dove sono presenti numerosi monoliti di roccia calcarea. Migliaia di anni d'erosione degli agenti atmosferici hanno modellato questi blocchi creando una vera e piccola “città di roccia”. 


Lasciamo sulla nostra sinistra Malghe Buse di Sotto e teniamo sempre verso est risalendo il prato erboso,  ricco di crochi in questo periodo . 




Mio figlio per far prima sapendo che sul crinale fronte a noi corre poi il sentiero della "Via Cara" che dovremmo prendere, decide di inerpicarsi per il prato costeggiando il muretto a secco che sale sulla nostra destra. Per chi se la vuole prendere comoda può invece seguire il sentiero (nella traccia gps è presente nel ritorno) e fare la via più comoda che sale un po' più dolcemente e ci ricollega comunque al sentiero poco più a nord. 

Ricongiunti sulla Via Cara , nonché il sentiero 253 prendiamo in direzione sud per scendere verso contrada Kunech. Chi decide inizialmente di parcheggiare l'auto al parcheggio ad inizio Camposilvano arriverà poi esattamente in questo punto a fine strada asfaltata dopo la contrada. 

Qui la strada forestale prosegue in discesa e in pochissimi minuti ci troviamo alla Croce del Gal. Una delle tanti croci presenti in Lessinia, ma di notevole dimensioni in cui si può ancora leggere l'anno 1864 di quando fu realizzata.



Proprio alla croce fronte noi abbiamo la prima deviazione da prendere, si punta sempre in discesa verso est, a sinistra rispetto alla direzione da cui provenivamo e prendiamo il sentiero 251 che si dirige verso Tecchie.
Durante tutto il percorso è comunque sempre ben segnalato come raggiungere il rifugio Lausen.

La strada continua a scendere di dislivello, si percorre sempre parte di tratturi delimitati dalle solite laste di pietra messe a taglio a delimitare il passaggio dei mezzi agricoli dai pascoli. 



Poco prima di arrivare a Tecchie vicino ad un grosso albero troviamo le indicazioni per Lausen dove dobbiamo svoltare ancora una volta alla nostra sinistra puntando verso nord. 
Siamo ad una altitudine di 1116 m, il punto più basso della nostra escursione , da qui in poi ci aspetta un po' di salita da fare.  La strada con alcuni tratti in cemento dove si fa più ripida sale velocemente, fa un paio di tornanti fino ad arrivare nei pressi del Baito Senotti e ci si ritrova così sula stessa dorsale  che risale al Sengio Rosso.


Fronte a noi infatti possiamo notare il nucleo di costruzioni che compongono la Malga Sengio Rosso  da cui passeremo  poi al ritorno. 
Infatti poco dopo qualche centinaio di metri  troviamo  l'indicazione di svoltare e imbocchiamo la stradina che troviamo sulla nostra destra .

La strada scende ancora per un po', per poi riguadagnare leggermente quota per giungere sul pianoro dove si trova il rifugio Lausen .
Camminando ad andatura bimbi ci impieghiamo poco meno di 2h con pause e foto varie varie durane il percorso.

Il rifugio è in una bella posizione assolata , dominante sul territorio a sud di quel che era un tempo il comune di Azzarino. 
Decidiamo di pranzare al rifugio e gustare i piatti tipici del territorio. 
Ai gnocchi di malga ovviamente non si riesce mai a rinunciare, ma prima così giusto per stuzzicare l'appetito un bel tagliere di formaggi e affettati misti dove spicca una giardiniera veramente top!

Sgroppino offerto , vi  consiglio la grappa XXX segreta e ripartiamo.

Percorriamo per un breve tratto la stessa via dell'andata e quando arriviamo alla seconda fila di rulli troverete una freccia di legno senza alcuna indicazione indicare verso destra. Un muro a secco che corre come un serpente sul versante indica la via da prendere. 

E' una deviazione che accorcia di poco e permette di arrivare direttamente al Sengio Rosso, in alternativa potete ritornare sulla dorsale dell'andata e poi risalire per la strada sterrata che risale il crinale da quella via.

Arriviamo così dopo circa 40 minuti alle antiche malghe del Sengio Rosso.

Ci lasciamo il Sengio Rosso alle spalle e proseguiamo sempre in direzione nord risalendo la strada sterrata e arriviamo così  fino a incrociare l'altra strada forestale che taglia perpendicolarmente. A destra si arriverebbe all'altra Malga Sengio Rosso , la Bassa,  ma noi svoltiamo a sinistra in direzione ovest verso Malga Norderi.

Bene o male sempre su strada bianca quasi pianeggiante superiamo la malga, la vicina Croce dei Norderi e dopo circa 20 minuti dal Sengio arriviamo ad un crocevia.  A destra si risalirebbe in direzione dei Parpari, diritto si scenderebbe a Malga Casotti mentre noi dobbiamo svoltare a sinistra per avvicinarci in zona di Camposilvano.

Siamo nuovamente sulla Via Cara , che percorriamo ancora una volta in discesa e passiamo proprio a fianco di Malga Buse di Sopra. 
Si continua agevolmente in discesa gustandoci il bellissimo paesaggio che si vede della Val Sguerza e arriviamo così ad un cancello rosso. 

Superato quello,  dopo circa una 20 di metri troverete sulla vostra destra un sentiero che conduce nuovamente alla Valle delle Sfingi. Per chi  non ha seguito l'idea di mio figlio di tagliare il sentiero è dove sarà passato all'andata.  

Chi non avesse intenzione di vedere la Valle delle Sfingi e magari ha parcheggiato l'auto al parcheggio o nei pressi del Museo di Camposilvano può proseguire dritto e arrivare nuovamente a contrada Kuneck.

Imbocchiamo il sentiero che scende e che ci porta nuovamente nella Valle delle Sfingi e da li a poco  quindi all'auto, una mezzora circa di discesa da Malga Norderi, 1h30 dal rifugio Lausen.
 
Traccia in formato gpx kml

Il percorso



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